LA NOSTRA CONSULENZA
La C-FUSION affianca le aziende, attraverso un’attività consulenziale di altissimo profilo, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:
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Abbattere i consumi energetici, ottimizzando i processi produttivi mediante valutazione attenta degli stessi;
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Convertire sistemi alimentati da fonti fossili con sistemi a fonti alternative.
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Definizione degli aspetti tecnici ed economico-finanziari per fornitura e posa in opera di impianti fotovoltaici
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Ricerca sul mercato di offerte migliorative per la fornitura di energia elettrica e termica
CHIARIMENTI SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Quanto costa un impianto fotovoltaico per kilowatt?
Sebbene inizialmente questo tipo di tecnologia fosse abbastanza onerosa, con il passare degli anni il prezzo è diminuito notevolmente. Ad oggi, il fotovoltaico risulta essere una forma di produzione di energia pulita molto conveniente. Inoltre, grazie alle detrazioni fiscali messe in campo dall’Agenzia delle entrate, si possono recuperare gran parte dei costi sostenuti inizialmente.
Quanto costa il fotovoltaico: potenza
er capire quanto costa un impianto fotovoltaico è fondamentale considerarne la potenza (misurata in chilowatt). All’aumentare dei chilowatt dell’impianto, infatti, aumenteranno i costi ad esso collegati. Stimare un costo preciso al kW non è semplice, infatti le variabili che entrano in gioco nella valutazione sono numerose. Quello che possiamo fare è stabilire un range, che può andare dai 1200 fino ai 3000 € al chilowatt. Successivamente vedremo nel dettaglio cosa determina il costo complessivo dell’impianto.
La dimensione dell’impianto, quindi, è il fattore che influisce maggiormente sul costo iniziale di un impianto fotovoltaico. La scelta della potenza, generalmente, varia a seconda delle esigenze dell’utente e dello spazio a disposizione. In genere, gli impianti più diffusi hanno una potenza di 3 kW oppure di 6 kW. Anche gli impianti da 1.5-2 kW e 9-10 kW sono abbastanza comuni, soprattutto in caso di superfici poco o molto spaziose.
La potenza totale di un impianto è data dalla somma di tutte le potenze dei singoli pannelli. Per arrivare ad una potenza di 3kW sono necessari, all’incirca, 8-10 pannelli. Il prezzo di ogni singolo pannello, inoltre, è influenzato dalla qualità dei materiali con cui è realizzato e dal brand rivenditore: infatti, due moduli che hanno la stessa potenza, possono avere costi differenti fra loro.
Quanto costa il fotovoltaico: quali sono gli altri fattori influenti?
Oltre alla potenza, per comprendere quanto costa un impianto fotovoltaico è importante considerare anche altri fattori, quali:
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il tipo di moduli fotovoltaici scelti;
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il tipo di inverter;
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la scelta di installare un eventuale sistema di accumulo e/o stabilizzatori di potenza;
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i costi professionali correlati all’attività dei tecnici specializzati che valuteranno e realizzeranno l’intervento;
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i costi connessi alla gestione delle pratiche amministrative, obbligatorie per mettere in funzione l’impianto.
Vediamo nel dettaglio come influiscono questi fattori sulla spesa iniziale per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico.
I MODULI FOTOVOLTAICI
In commercio si trovano svariati marchi e tipologie di pannelli fotovoltaici. In base alla tecnologia di realizzazione possiamo trovare:
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moduli fotovoltaici monocristallini: essi sono formati da celle di silicio con il più alto grado di purezza. I cristalli del silicio sono orientati tutti nella stessa direzione, questo fa si che la produzione energetica sia maggiore in presenza di luce perpendicolare alla superficie dei moduli;
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moduli fotovoltaici policristallini: questi pannelli sono costituiti da cristalli di silicio orientati in maniera casuale, di conseguenza, la loro efficienza è minore se i pannelli sono colpiti perpendicolarmente dal sole. Tuttavia riescono a sfruttare meglio la luce durante l’arco della giornata;
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moduli fotovoltaici in silicio amorfo: essi non sono composti da celle fotovoltaiche, ma da uno strato di vetro e materiale plastico, su cui viene applicato un sottilissimo strato di silicio. Essi hanno una resa inferiore del 30% rispetto ai precedenti e, vista la possibilità di produrli anche in rotoli flessibili, vengono sfruttati nel caso di applicazioni architettoniche particolari (ad esempio sui tetti curvi).
Riassumendo, i moduli con efficienza maggiore sono quelli monocristallini, ma un’efficienza minore non vuol dire bassa qualità dei pannelli. Dobbiamo considerare che, a parità di potenza, ci vorranno meno moduli al silicio monocristallino rispetto a quelli policristallini. Per contro, i prezzi del mono, sono leggermente più alti.
Il costo dei pannelli varia soprattutto in base al marchio scelto. L’errore da evitare assolutamente è quello di risparmiare sui moduli, acquistando prodotti di bassa qualità e con poche garanzie. Conviene molto di più affidarsi a marchi di qualità, con lunghe garanzie sui prodotti e che sicuramente avranno un grado di riduzione dell’efficienza, dovuto al passare del tempo, limitato.
L’inverter è il sistema interno all’impianto fotovoltaico che permette di trasformare la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata. Senza questo componente, sarebbe impossibile sfruttare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per far funzionare gli elettrodomestici, in quanto essi utilizzano la corrente alternata.
Sul mercato ci sono tanti marchi e anche per questo componente vale il discorso fatto sui pannelli. Meglio puntare sulla qualità che sul risparmio iniziale. Anche perché, nel caso di guasti che si possono verificare durante il ciclo vita, non tutte le case produttrici sostituiscono gli inverter in garanzia.
STABILIZZATORI DI ENERGIA
I leader sul mercato, ormai da anni, producono inverter abbinati a dei particolari componenti elettronici che servono per aumentare la produzione fotovoltaica: gli stabilizzatori di energia. In particolare il S&M C-F2, distribuito in esclusiva mondiale dalla C-Fusion, è capace di aumentare il rendimento delle apparecchiature elettriche con la conseguente diminuzione dei guasti delle stesse e maggiore performance generale degli impianti. Il S&M C F 2 ha la capacità di stabilizzare la tensione, la corrente e la frequenza, rendendole perfettamente allineate e disponibili al momento della reale richiesta da parte di uno o più utilizzatori ed aumentandone le prestazioni fino al 100% del rendimento possibile.
Si installano tra il contattore il quadro elettrico garantendo un incremento della produttività e un monitoraggio continuo.
Il sistema di accumulo è un componente che può essere implementato nell’impianto fotovoltaico per aumentare il grado di autoconsumo. La batteria infatti si occupa di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante la giornata, per poterla sfruttare nelle ore serali, quando i pannelli non stanno producendo.
L’installazione dell’accumulo ovviamente è un surplus, poiché di base l’impianto non è dotato di questa tecnologia. Di conseguenza bisogna computare un’ulteriore aumento del prezzo se si vuole introdurre questa tecnologia. Essa però cambierà radicalmente il vantaggio offerto dal nostro impianto. Soprattutto per quelle famiglie che passano la giornata fuori casa (per lavoro, per studio, etc.) e rincasano solo nel tardo pomeriggio, utilizzando gli elettrodomestici prevalentemente durante la fascia serale.
Grazie all’accumulo dell’energia prodotta, infatti, potranno utilizzare i vari utilizzatori a costo zero.
I costi professionali
Analizzati i costi relativi ai componenti dell’impianto, bisogna soffermarsi anche sui costi correlati al personale che svolge il lavoro. Nel prezzo finale dell’impianto, vanno inclusi anche i costi della manodopera e del supporto di un tecnico specializzato che valuti l’intervento sin dall’inizio. È importantissimo affidarsi ad un’azienda affidabile e competente, che saprà seguirti in tutte le fasi del lavoro, partendo dalla scelta della potenza necessaria a soddisfare il tuo fabbisogno energetico.
Le aziende che forniscono servizi chiavi in mano, nella maggior parte dei casi, ti offriranno anche un supporto completo nella gestione burocratica delle pratiche, necessarie e obbligatorie, ai fini dell’attivazione del tuo impianto. Anche questi sono costi che vanno ad aggiungersi al prezzo complessivo. Infatti, seppur rispetto a qualche anno fa la burocrazia nel fotovoltaico è diminuita, resta comunque una parte considerevole nel processo di realizzazione di un impianto.
Impianto fotovoltaico: non solo un costo ma anche un investimento!
Abbiamo stimato un prezzo medio per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e abbiamo analizzato le variabili che determinano il costo. Tuttavia, se stai valutando di installare il fotovoltaico per la tua casa, dovrai prestare attenzione a un paio di considerazioni.
La prima è che, ad oggi, l’acquisto di un impianto fotovoltaico beneficia della detrazione fiscale al 50%. Ciò vuol dire che potrete portare in detrazione le spese necessarie alla realizzazione dell’impianto, in sede di dichiarazione dei redditi. La detrazione verrà spalmata in dieci anni. Nelle spese da detrarre non sono previste solo quelle per l’acquisto, ma anche quelle della manodopera e dei professionisti.
Oltre a questo beneficio fiscale, bisogna considerare la possibilità, offerta dal GSE, di aderire allo Scambio sul Posto, un particolare servizio che permette di recuperare economicamente una parte dell’energia prodotta e non auto-consumata direttamente.
Se a queste agevolazioni aggiungiamo anche il conseguente risparmio sulla bolletta elettrica, derivato da un corretto sfruttamento dell’energia prodotta dai pannelli, possiamo vedere il costo del fotovoltaico in un’ottica differente. Non saranno più solamente spese fini a se stesse, ma sarà un vero e proprio investimento affidabile e duraturo nel tempo.